INDAGINI FORENSI IN INDIA
Il recente tragico episodio avvenuto, sembrerebbe, in acque internazionali indiane ci permette di parlare degli esami balistici con metodiche e protocolli a salvaguardia degli indiziati.
La prima circostanza che necessita di essere evidenziata è che L’India è la più grande democrazia del mondo, fondata sul multipartitismo. Questo non è da poco perché ritengo che al di là degli effetti giornalistici, la vicenda dei nostri due militari appartenenti al Reggimento San Marco Salvatore Girone e Massimiliano Latorre troverà proprio con gli accertamenti balistici ed i controlli di posizionamento della nave una positiva evoluzione. Nei paesi democratici come l’Italia, esistono delle precise norme a salvaguardia degli imputati. Quando il Pubblico ministero, il Giudice per le indagini preliminari e/o il Tribunale decidono che necessità una consulenza o perizia del tipo irripetibile, ovvero i cui esami ricerche o prelievi possono essere eseguiti una sola volta in quanto modificati dello stato originario del reperto o della vittima in caso di autopsia, le nostre norme sono molto severe prevedendo che l’indiziato o l’imputato possa nominare un esperto al fine di seguire, per suo conto, i lavori e chiedere chiarimenti formulando quesiti da sottoporre al giudice.
Non conosco le norme Indiane che gestiscono la materia, ritengo però che la prima cosa che dovrebbe essere accertato con una specifica consulenza sono l’ora ed il posizionamento della petroliera “Enrica Lexie” al fine di accertare senza ombra di dubbi se effettivamente era quella la motonave che ha ucciso i due pescatori. Sembrerebbe infatti che in quella giornata sono stati affrontati da più navi sparatorie per bloccare tentativi di arrembaggio.
Intrapresa questa prima questione non di poco conto, una ulteriore ed importante indagine che deve essere svolta è quella balistica comparativa. Sempre nella nostra bella nazione pregna di diritti verso la difesa, è concesso che i lavori eseguiti dagli esperti del Pubblico Ministero sulle armi e sui relativi bossoli e proiettili, siano seguiti senza limitazione dal consulente della difesa.
Risulta ben comprensibile la palese “ratio” che è quella di assicurare imparzialità formale e sostanziale all’indiziato e alla vittima. Tutti possono infatti interpretare in modo involontariamente sbagliato una comparazione che porterebbe ad una sciagurata conclusione.
Detto questo noi riteniamo che nella più grande democrazia del mondo non è pensabile che le regole basilari del diritto possano non esistere o essere disattese. Ecco perché auspico che tutti portiamo un po’ di pazienza e che uno sciagurato evento non diventi un caso.