Sono stato contattato da alcuni lettori del mio sito in merito a quest’orribile evento di Brindisi. Ritendo di asaudire le loro richieste tramite l’articolo che segue in considerazione degli scarsi elementi investigativi a disposizione.
COSA CONTENEVANO QUELLE BOMBOLE ?
Prima di rispondere ad un’ apparente semplice domanda, ritengo necessario evidenziare che ho effettuato una ricostruzione tecnico-esecutiva utilizzando principalmente tre criteri:
- Modus operandi;
- la tipologia dei mezzi lesivi;
- l’attuazione del progetto;
I risultati riconducono a ritenere che lo/gli attentatore/i sono da ricercare tra esperti; infatti il tipo di attuazione dell’ordigno e l’esecuzione sono perfettamente sovrapponibili alla figura di sicari di professione ascrivibili ad una organizzazione criminale, a fanatici estremisti od a isolata persona di grande esperienza ma appartenente o appartenuta alla tipologia di persone di cui sopra. E’ da prevedere anche la possibilità che l’autore del folle gesto, sia anche da ricercare in uno psicopatico molto esperto.
La volontà, il controllo ed i mezzi non potevano lasciare spazi ad errori.
E’ evidente anche un propedeutico controllo pianificato dei luoghi benché stranamente sia sfuggita una telecamera “occulta”.
Detto ciò in modo molto sintetico parlerò, ora, dei mezzi lesivi e della collocazione dell’ordigno trappola.
Solo oggi ho avuto la possibilità di vedere un buon filmato televisivo idoneo a valutare danni e indicatori necessari ed indispensabili alla classificazione dell’ordigno e quindi esprimere un giudizio sulla tipologia della esplosione.
Tenendo presente che il lettore di queste brevi note è un lettore eterogeneo, preferisco descrivere le cose in modo semplice.
Sul contenuto delle bombole escludo che potevano essere cariche di gas poiché nessuno degli indizi presenti su quel luogo riconduce a detonazione da gas.
Le bombole sono servite come contenitori che hanno in modo esponenziale accentuato la micidialità dell’ordigno stesso in quanto hanno creato il fenomeno della ”costipazione” del miscuglio esplodente. Ritengo che quei contenitori erano pieni di miscugli esplosivi innescati con uno strumento idoneo ad innalzare la temperatura e , tramite telecomando, è stato dato il via a una strage che per motivi solo fortuiti ha causato poche vittime.
Ecco perché parlo di strage, gli indicatori sono chiari e semplici:
- Scuola;
- Ora di entrata;
- Affollamento;
- Trappola esplosiva ad altissimo potenziale causato dalla costipazione delle bombole.
Mi spiace che non potermi dilungare tecnicamente su tali argomenti che, come è facile comprendere, sono estremamente sensibili. Affidiamoci con serenità alla professionalità degli uomini che hanno eseguito il sopralluogo, ai loro repertamenti, ai risultati delle analisi e alla magistratura che conduce le indagini stesse.
Sandro Lopez